
In "prima visione assoluta", su InformaticaEasy, il nuovo case Antec P193, caratterizzato da elevata robustezza, silenziosità e ottima ventilazione. Il prodotto ha appena debuttato sul mercato e che rappresenta il nuovo modello di punta della pluripremiata serie Performance One.
1) Introduzione, confezione e suo contenuto Antec ha da pochissimo introdotto nuovi modelli che arricchiscono la pregiata serie Performance One. Parliamo del P183 e del P193, attualmente praticamente introvabili in Italia e, al momento, acquistabili quasi esclusivamente da e-shop esteri. InformaticaEasy può vantare in maniera particolare questa recensione, in quanto vi offre la prima recensione al mondo relativamente al P193, il nuovissimo modello di punta della serie Performance One. Il comunicato stampa relativo al P183 ed al P193 risale infatti solamente al 31 Marzo scorso. Si ringrazia ancora una volta Antec e LewisPR per aver fornito il sample oggetto del test. Probabilmente sarete anche interessati alla lettura delle recensioni sugli altri prodotti Antec sinora analizzati su InformaticaEasy: Antec Signature 850; Antec Skeleton; Antec Twelve Hundred; Antec Nine Hundred. Nuovo design, eccellente sistema di raffreddamento e grande compatibilità sono le caratteristiche fondamentali dei nuovi case. Ispirati rispettivamente ai precedenti P182 e P190, il P183 ed il P193 vantano un sistema avanzato di controllo del rumore e sono compatibili con la nuova serie di alimentatori CP. Piu ampio e versatile, il case Antec P193 si distingue dai prodotti della concorrenza perchè e in grado di offrire tutto lo spazio necessario per ospitare i piu grandi componenti hardware disponibili sul mercato. Grazie alle tecnologie Quiet Computing e a caratteristiche di raffreddamento come la struttura a doppio scomparto e il sistema di ventole a velocita variabile, il case P193 costituisce una vera e propria categoria a parte. Come avremo modo di notare, Antec ha riposto particolare cura nel sistema di raffreddamento, adottando tutte le soluzioni necessarie affinchè l'ingresso di polvere nel case sia ridotto ai minimi termini. La confezione dell'Antec P193 è molto simile, nei colori, a quella dello Skeleton: il restyling delle confezioni corrisponde con la rivisitazione grafica del sito Antec. Su entrambi i lati maggiori della confezione appare in bella mostra il suo prezioso contenuto. Antec ci ha da tempo abituati ad un'ottima sistemazione dei propri prodotti all'interno della scatola in cartone che li avvolge. Anche il P193, oltre ad essere avvolto in una busta in plastica trasparente, è incuneato tra due parti in plastica espansa contrapposte che permettono al case di essere ottimamente assicurato all'interno della sua confezione, proteggendolo e mettendolo al riparo da urti accidentali.  Nella confezione è inclusa la manualistica essenziale: un foglio che spiega in più lingue e per sommi capi le parti principali del case, il foglio di garanzia (3 anni) e un terzo fogliettino relativo ai "pin assignment" per la connessione dei cavi del case alla scheda madre. La manualistica cartacea è molto limitata in quanto Antec suggerisce di scaricare il manuale completo in PDF dal proprio sito web. Questo ha un duplice vantaggio: da un lato l'aumento del numero di visite al sito Antec, dall'altro una maggior "compatibilità ecologica" in quanto viene risparmiata molta carta altrimenti necessaria per stampare l'intero manuale.  La ricca dotazione di accessori include un braccio in plastica con due estensioni che offre un ulteriore sostegno alle moderne schede video "ultra lunghe", diverse viti, due chiavi per la chiusura del frontale, due clip metalliche per il fissaggio di un'eventuale ulteriore ventola aggiuntiva dietro gli hard disk, fascette raccogli-cavi e guide di fissaggio per ulteriori hard disk. Sono inoltre disponibili alcuni binari per unità a disco da 5,25” e per unità a disco floppy; una confezione di attrezzi fissata alla gabbia HDD superiore contenente accessori (viti, distanziatori in ottone, gommine in silicone di ricambio ecc.). Gli accessori sono custoditi in una confezione in cartone decisamente sovradimensionata, però indispensabile in quanto calza a pennello all'interno del case evitando che durante il trasporto si sposti qualcosa al suo interno. Quest'ultima foto già fornisce un assaggio relativamente all'interno del case. Ma procediamo per gradi, passando dapprima ad analizzare il case dall'esterno nel dettaglio.
2) Il case dall'esterno - parte 1 Il case è realizzato totalmente in plastica e metallo. E' molto robusto, decisamente un altro pianeta rispetto alla prima versione del Nine Hundred, però la robustezza ha un suo prezzo: il P193 è, infatti, davvero molto pesante. I 16,25 Kg a vuoto reggiungono almeno quota 20-25 Kg dopo aver riempito il case con tutti i nostri componenti hardware. Il peso non indifferente avrebbe forse dovuto spingere Antec ad adottare delle maniglie apposite per sollevare agilmente il case, senza magari sfruttare come superfici d'appiglio delle zone piuttosto deboli (es. in plastica). Abbastanza curato l'assemblaggio, così come l'integrazione delle ventole superiori presenti al di sotto della scocca del tetto, visibili nella foto seguente.  Uno degli aspetti singolari del P193 è la presenza di una curiosa (e forse un po' antiestetica) sporgenza laterale, realizzata sulla paratia sinistra, ovvero quella che dà accesso ai componenti hardware installati al suo interno. Sia il frontale che questa sporgenza laterale sono rivestiti in alluminio, con finitura lucida, protetto nella confezione originaria da apposite pellicole. Il case risulta ottimamente assemblato e tutti i suoi spigoli sono stati opportunamente smussati. Non aspettiamoci però angoli estremamente tondeggianti: c'è giusto il necessario. Dal particolare immportalato nella foto seguente notiamo l'incisione del logo Antec sul frontale nonchè delle fenditoie anteriori e laterali che non rappresentano solamente un vezzo estetico ma sono necessaria per la corretta areazione dello chassis.  La "protuberanza" laterale non è altro che una sporgenza avente i bordi forellati, in modo che la ventola da 20cm in essa alloggiata possa attingere aria dall'esterno per immetterla direttamente sulla scheda madre e sui componenti su essa installati , garantendo un raffreddamento efficace alle schede grafiche e ai componenti della scheda madre maggiormente soggetti a surriscaldamento. La ventola Big Boy 200 da 200mm è stata spostata verso l'esterno in modo da lasciare più spazio per l'installazione di dissipatori di calore con dimensioni superiori: altri case concorrenziali con soluzioni simili offrono solitamente una ventola laterale alloggiata all'interno, il che spesso rappresenta un problema nei confronti dei dissipatori high-end alti 16 cm circa.  La ventola è dotata di un pratico filtro antipolvere estraibile in un istante, che può essere lavato sotto l'acqua corrente quindi riposto nel suo alloggiamento. La ventola da 20cm è capace di elevate portate d'aria, e ciò si traduce anche in un maggior quantitativo di polvere attratto insieme all'aria aspirata. La presenza di un filtro è necessaria non solo per questo, ma anche perchè pulire le numerose e fitte scanalatura interne, attorno alla ventola, risulterebbe un'operazione ardua e implicherebbe l'apertura del case. Le due ventole superiori installate di default non sono munite di filtri. Non è necessario in quanto esse lavorano in espulsione e non in immissione e tra l'altro l'assenza di filtri non frena in alcun modo la portata d'aria delle ventole, che già deve fare i conti con le griglie di protezione, che comunque incidono in minima parte. Ecco il frontale del case, con le feritoie sul lato destro e le connessioni di input/output. La doppia cerniera frontale, progettata per consentire un’apertura fino a 270 gradi, facilita l’installazione e l’aggiornamento del sistema. Il case è molto robusto: dispone infatti di un doppio pannello laterale (acciaio, policarbonato) e di uno sportello anteriore a tre strati (alluminio, plastica, alluminio). Intervallare questi materiali significa fornire maggior solidità e al contempo un valido isolamento acustico. Lo sportello anteriore, fonoassorbente, può aprirsi a 270 gradi, in modo da posizionarsi parallelamente al pannello laterale del telaio.  Per accedere ai drive installati nel case è necessario aprire la cover anteriore (che resta ben chiusa grazie ad un supporto inferiore calamitato). Aprendo la "finestrella" ci troviamo davanti ad un gran numero di superfici forellate, tutte adeguatamente protette contro la polvere, che forniscono una marcia in più al case in termini di areazione e di ricircolo d'aria. Le varie feritoie, non solo anteriori ma anche laterali ed inferiori, consentono a questa zona di attingere aria fresca dall'esterno. Sono visibili, partendo dall'altro, quattro guide di fissaggio per unità esterne da 5,25 pollici e una guida di fissaggio esterna da 3,5 pollici (quest'ultima interposta tra le due ventole anteriori opzionalmente installabili). L'analisi continua alla pagina seguente...
3) Il case dall'esterno - parte 2 Tutte le mascherine relative ai 4 slot da 5,25 pollici nonchè quella che copre lo slot per floppy sono rimovibili; dietro di esse la lamiera è completamente forellata per far ulteriormente "traspirare" il P193. Le due ventole opzionali installabili anteriormente sono visibili aprendo a finestrella le relative protezioni, mediante una semplice pressione sul lato destro che attiva un'apertura a scatto. Anche tutte le mascherine frontali sono munite di un filtro antipolvere molto fitto, che eviterà l'ingresso di polvere nel case. Probabilmente la portata delle ventole diminuirà proprio a causa dell'ostacolo che costituiscono i filtri, tuttavia è necessario scendere a compromessi se si vuol evitare di ritrovarsi dissipatore della CPU, scheda video, scheda madre, hard disk e quant'altro sommersi da diversi millimetri di polvere dopo poche settimane. Nella foto inserita di seguito notiamo i pulsanti di accensione e reset nonchè il LED, l'unica lucetta offerta dal case (le ventole non sono infatti munite di LED). Buono il feedback dei due tasti, sebbene quello di reset appare forse leggermente sottodimensionato. L'apertura anteriore può essere eventualmente vincolata dalla presenza di una serratura attivabile con le due chiavi fornite in dotazione. Se la sicura è inserita sarà infatti impossibile aprire la paratia frontale. Tuttavia i pulsanti di accensione e reset restano comunque accessibili, sebbene parzialmente celati. E' quindi possibile accedere ad essi a paratia chiusa, quindi chiudere a chiave il nostro P193 servirà a ben poco nel caso in cui volessimo proteggerlo da accensioni, spegnimenti e reset non voluti. Oltre a LED di attività, pulsante di reset e di accensione e serratura, sul frontale troviamo una porta E-SATA, due porte USB 2.0 nonchè jack per microfono e cuffie. Come vedremo a breve Antec ha ideato questo case con lo scopo di fornire un prodotto robusto e al contempo silenzioso. Un metodo per zittire le ventole è rappresentato dalla possibilità di regolarle manualmente e autonomamente una dall'altra, agendo sugli interruttori posizionati posteriormente, sulla sommità. Abbiamo a disposizione tre livelli di velocità: slow, medium e high, corrispondenti evidentemente ad un'alimentazione pari a 5V, 7V e 12V rispettivamente. I tre controlli si riferiscono alle due ventole superiori (identificate dalla scritta "top") e a quella posteriore ("rear") La velocità della ventola laterale è governabile a parte.  Il comparto che ospita l'alimentatore è praticamente isolato dal resto del case. Osservando la parte posteriore del P193 e dando un'occhiata all'interno attraverso l'apertura riservata all'alimentatore notiamo come esso sia perfettamente allineato con l'eventuale ventola da installare anteriormente, che raffredderà eventualmente gli ulteriori 4 hard disk installabili nel cestello presente subito dopo di essa. Sia il P193 che il fratello minore P183 sono dotati di un adattatore in grado di supportare sia gli alimentatori standard che quelli della serie CP di Antec, una gamma estremamente potente, stabile e che garantisce un notevole risparmio energetico.  Osservando la parte posteriore del case notiamo, dall'alto verso il basso, innanzitutto i tre switch per la ventola posteriore da 12cm e quelle superiori da 14cm. Segue la mascherina per gli I/O della scheda madre, affiancata sulla destra dalla ventola che lavora in estrazione. Subito al di sotto troviamo i 7 slot PCI forellati nonchè due fori sulla parte destra per la fuoriuscita dei tubi di un eventuale impianto di raffreddamento a liquido, pienamente supportato dal P193. Infine, in basso, è presente il vano dell'alimentatore. Il PSU in basso è un'ottima scelta in quanto fornisce maggior stabilità al case (essendo il peso maggiormente concentrato nella parte più vicina alla sua zona d'appoggio). Passiamo a dare uno sguardo all'interno dell'Antec P193.
3) Il case dall'interno - parte 1 All’interno del telaio sono visibili due vani separati: lo scomparto superiore per la scheda madre, le unità a disco accessibili dall’esterno e le unità a disco rigido; lo scomparto inferiore per l’alimentatore e i dischi rigidi. Sono inoltre presenti alcuni fili con i connettori contrassegnati (USB, PWR ecc.) e un pannello I/O installato. Possiamo notare la presenza di numerosi fori sulla paratia di fissaggio della scheda madre, grazie ai quali è possibile ottenere un miglior cable management. È infatti possibile far passare la maggior parte dei cavi di alimentazione dietro la scheda madre attraverso lo scomparto per la raccolta dei cavi. Se alcuni cavi non sono sufficientemente lunghi, è sempre possibile farli passare attraverso l’apertura di accesso diretto allo scomparto della scheda madre. Tra la scheda madre e il pannello laterale destro è presente uno scomparto per la raccolta dei cavi. In questo scomparto è possibile sistemare o fare passare la lunghezza in eccesso dei cavi.  La struttura a doppio scomparto garantisce l'isolamento termico e acustico: l'alimentatore, non incluso, risiede in uno scomparto separato, per isolare il sistema dal calore e attutire i rumori. Gli alimentatori muniti di ventole nella parte inferiore vanno montati in modo tale che la ventola sia rivolta verso la parte superiore del telaio. Sono presenti fori di montaggio appositi per gli alimentatori che prevedono l'installazione in posizione capovolta. Se i cavi dell'alimentatore non vengono fatti passare attraverso lo scomparto per la raccolta dei cavi dietro la scheda madre, è possibile sistemarli attraverso l’apertura coperta. Questa operazione consente di ridurre di qualche centimetro il percorso dei cavi e di migliorare il flusso d’aria all’interno dello scomparto dell’alimentatore. Tale scomparto è "estensibile" svitando due viti di tipo tool-less che forniscono un accesso migliore al vano alimentatore, in modo da gestire in maniera efficace i cavi e l'installazione dell'alimentatore stesso. Una volta sistemato il tutto, è possibile richiudere tale scomparto. Nella foto seguente notiamo il cestello che ospita i quattro drive da 5,25 pollici e, al di sotto di esso, la prima delle due gabbie per hard disk che consente l'installazione di due dischi rigidi da 3,5 pollici. Continua alla pagina seguente...
4) Il case dall'interno - parte 2 All’interno del telaio sono presenti due gabbie per unità a disco da 3,5”, le quali possono alloggiare fino a sei dischi rigidi. Sono disponibili tre ventole opzionali da 120mm: due ventole anteriore e la ventola centrale. Queste tre ventole devono essere installate in modo da consentire l'aspirazione dell'aria nel telaio dal lato anteriore. La ventola centrale, in particolare, consente di raffreddare la soluzione VGA utilizzata dal computer. In questo caso, la gabbia HDD funge da condotto che aspira l’aria fredda dal lato anteriore del telaio. È possibile installare soltanto la ventola centrale o anche quella anteriore per potenziare le prestazioni di raffreddamento. Se si decide però di installare un eventuale disco rigido nella gabbia superiore, non sarà possibile utilizzare la ventola centrale. Le due ventole anteriori devono essere installate sui rispettivi telai in plastica installati subito dietro la griglia, accessibili previa rimozione delle due gabbie per hard disk.  I cavi SATA degli hard disk montati in corrispondenza dell'alimentatore possono raggiungere la scheda madre attraverso un'apposita apertura eventualmente allargabile rimuovendo un'ulteriore parte di lamiera fissata da una vite. Ecco le tre ventole interne: con una rapida modifica è possibile collocare facilmente, sotto il tetto del case, un radiatore biventola compatibile con i fori delle ventole da 14 centimetri preinstallate. Ecco la quarta (ed ultima) ventola installata di default, accessibile dal lato interno della paratia laterale sinistra. Anche questa ventola è munita di selettore a tre velocità. Tutte le ventole TriCool sono alimentabili direttamente dall'alimentatore tramite connettore Molex a 4 pin. Da notare, infine, la particolare struttura a sandwich delle pareti laterali, munite di isolamento fonoassorbente integrato e contropiastra, il tutto fissato con dei bulloncini e dei controdadi che non guastano affatto l'estetica, neppure sul lato esterno della paratia, quello visibile quando il case è completamente chiuso.
5) Caratteristiche tecniche Il P193 integra le ultime evoluzioni dei sistemi di raffreddamento e dispone di due distinti scomparti che consentono di isolare l’unità di alimentazione dalla CPU. Quattro ventole TriCool a tre velocità - una posteriore, due in alto e una ventola Big Boy 200 sul lato - assicurano un raffreddamento eccezionale, mentre le tre ventole opzionali offrono ulteriori capacità di raffreddamento. Lo spazio interno del P193 include 11 drive e 7 slot di espansione, offrendo spazio per schede madri Extended ATX, per diverse schede grafiche e per due CPU. Specifiche tecniche Ventole
Sul telaio sono preinstallate una ventola TriCool posteriore da 120 mm, due ventole TriCool superiori da 140mm ed una laterale da 200mm. Ciascuna ventola dispone di selettori esterni a tre velocità che consentono di scegliere tra un raffreddamento silenzioso, ad alto rendimento o massimo. L'impostazione predefinita della velocità è Bassa. Le due ventole sono installate in modo che l'aria venga soffiata fuori dal telaio. Queste ventole sono dotate di interruttori accessibili esternamente situati sul lato posteriore superiore del telaio, come abbiamo avuto modo di notare in precedenza. Di seguito le specifiche tecniche della ventole BigBoy da 200mm, della fan posteriore da 120mm e delle due ventole superiori da 140mm: Lo schema seguente riporta i principali componenti del case Antec P193, tra cui le ventole e i cestelli per il fissaggio delle unità disco. 6) Considerazioni finali e conclusioni
L'Antec P193 è un case innovativo sotto diversi punti vista. Oltre a definire nuovi standard di robustezza è capace di offrire un livello superiore di silenziosità grazie ai pannelli fonoassorbenti. Non dimentichiamo inoltre la presenza di numerosi filtri antipolvere, sia sulle ventole preinstallate che su quelle opzionalmente aggiungibili a posteriori. La ventilazione assicurata dal P193 è davvero ottimale, grazie alle due ventole superiori da 140mm, alla ventola posteriore da 120mm e all'imponente ventola laterale da 200mm (la stessa che ritroviamo sul Nine e Twelve Hundred). Il P193 è disponibile presso i maggiori rivenditori, gli e-tailer e i distributori al prezzo di 190,00€ (IVA inclusa), ed è coperto dalla garanzia di qualità Antec per 3 anni. Per l’elenco completo dei rivenditori, gli e-tailer e i distributori presso cui è possibile acquistare i prodotti Antec, è possibile visitare il sito del produttore a QUESTO link. Personalmente non ho riscontrato difetti evidenti nel prodotto. Sebbene il P193 sia forse parecchio pesante e non munito di appigli adeguati per sollevarlo e spostarlo, queste piccole carenze sono aspetti negativi di lieve entità che non penalizzano, in fin dei conti, il prodotto.

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